Cari lettori finalmente pubblico qualcosa su questo blog. Io sono conciata un po' malino, ho tolto da poco il dente del giudizio. Sembro un criceto!
Oggi voglio raccontarvi qualcosa su Kriekegaard. Egli nacque a Copenaghen il 5 maggio del 1813, e morì l'11 novembre del 1855.
Ciò che caratterizza principalmente il suo pensiero, è il concetto dell'angoscia e della disperazione.
Egli ricevette una rigida educazione dal padre, e una concezione troppo rigida della religione. Le opere che caratterizzano il suo malessere sono " il concetto dell'angoscia" e " la malattia mortale". L'uomo a differenza dell'animale, nella vita è obbligato a fare delle scelte, che determinano la nostra vita, mentre l'animale ha il suo percorso già segnato. L'angoscia è un sentimento tipicamente umano, e fa parte in ognuno di noi. Fin da bambini siamo costretti a fare delle scelte, spesso difficili. Ad esempio, quando siamo in terza media e bisogna scegliere la scuola superiore, è una scelta difficile e imprevedibile perché non siamo sicuri che sia giusta per noi. Tutto ciò, ci mette angoscia. Io sono in panico, perché è gennaio e non ho idee ne per la tesina ne su cosa fare della mia vita. Sono messa un po' maluccio, e se iniziò a pensarci l'unica cosa che sento è ansia, tanta ansia.
L'uomo nel fare una scelta, prova angoscia perché non può sapere come sarebbero andate le cose se avesse scelto l'altra "strada".
L'unico modo per contrastare l'angoscia, è la ragione.
La disperazione, è un altro argomento trattato da Kriekegaard.
Egli definisce la disperazione, come "malattia mortale" non perché conduce alla morte, ma perché ci fa vivere la morte. L'unico rimedio per combattere la disperazione, è la fede.
La fede è speranza e fiducia in Dio.
Non sono pienamente convinta, credo che una persona o è sempre credente o non lo è mai. Non è giusto aggrapparsi a Dio solo perché si è disperati. Conosco una persona che era atea, e dopo aver scoperto di avere una brutta malattia, ha iniziato a pregare e ad andare in Chiesa. Fortunatamente, ora sta bene, ma non trovo giusto l'approccio con cui si è avvicinata a Dio.
Concludendo, questi sono i pensieri che mi sono interessati di più su Kierkegaard. Personalmente, non l'ho trovato un autore noioso, pur essendo molto pessimista.
Vi auguro buona serata e ci vediamo alla prossima ciao